4 settembre 2009

Greenpeace sul Monte Rosa contro i cambiamenti climatici

Greenpeace ha posizionato sul Monte Rosa il più grande 'messaggio' di tutti i tempi. Un banner di 5200 metri quadri, con la scritta «Our Climate – Your Decision!». Tra poco più di cento giorni ci sarà la Conferenza sul clima di Copenhagen. Per i capi di governo è il momento delle decisioni importanti sul proseguimento del Protocollo di Kyoto. Oltre al banner-record, Greenpeace ha installato sul ghiacciaio di Gorner un campo di protezione del clima, con lo scopo di mostrare la pericolosità dei cambiamenti climatici e la necessità di un'azione urgente.

In quanto paesi alpini, l'Italia e la Svizzera sono toccati in modo particolare dal riscaldamento globale, con gran parte dei ghiacciai in ritirata. Le conseguenze sul clima – come indicato dagli scienziati membri dell'Ipcc (il panel dell'Onu che studia i cambiamenti climatici) – sono potenzialmente devastanti. Per questo è fondamentale mantenere l'aumento delle temperature terrestri al di sotto di +2 gradi centigradi (finora la crescita è stata di 0.7 gradi). I leader mondiali, in occasione dell'ultimo G8, hanno accettato l'obiettivo 2 gradi, ma non hanno indicato il modo in cui verrà raggiunto. L'azione sul Monte Rosa è un memo, in vista della Conferenza sul clima di Copenhagen, il prossimo dicembre.


Greenpeace indirizza due richieste principali al governo italiano e alle altre nazioni industrializzate:- ridurre le proprie emissioni di CO2 del 40 per cento (rispetto al livello del 1990) da qui al 2020, e portarle il più vicino possibile a zero entro il 2050;- fornire risorse finanziarie ai Paesi in Via di Sviluppo pari ad almeno 110 miliardi di euro all'anno fino al 2020 per lo sviluppo delle rinnovabili, per fermare la distruzione delle ultime foreste tropicali, e per adattarsi agli inevitabili impatti del cambiamento climatico.

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