4 ottobre 2012

Gruppo delle Cinque Terre ECOLETTERA 8/1 ottobre 2012


EDITORIALE     In un paese andato a male serve un movimento di liberazione nazionale

Il montismo resta in campo e non sarà facile liberarsene. Tre partiti gli hanno aperto la strada immaginando di sopravvivere ai margini della scena sostenendolo  e votandolo  per un anno intero;  avviando il sistema pensionistico più duro d’Europa, disgregando  tutele del lavoro conquistate in decenni, accentuando l’indifferenza e la spoliazione del territorio e dell’ambiente, sottoscrivendo il fiscal compact e le politiche di austerità unilaterali che ci  prenotano venti anni di sacrifici; mentre non uno solo dei parametri strutturali che segnalano il disfacimento del paese ha avuto il minimo cenno di cambiamento. Anche il disfacimento del vecchio sistema politico non solo non si è fermato ma si è addirittura accellerato negli ultimi mesi .
La scadenza elettorale, non potendola evitare, impone un cambio provvisorio di scena. La finzione delle primarie, in cui non si comprende le differenze fra i diversi attori, il rispolvero di un po’ di antiberlusconismo reso problematico dall’assenza probabile del suo interlocutore, l’improbabile  restiling del berlusconismo stesso cambiando qualche faccia e qualche sigla, la paradossale denuncia del pericolo dell’antipolitica mentre della politica si mostra una inarrestabile degenerazione che non sembra avere limiti, il tentativo di inventare nuovi meccanismi elettorali  dei  quali  l’unico aspetto comprensibile è l’obiettivo di  sopravvivere anche se si è perso il consenso e la credibilità nei più diversi interlocutori sociali.
I movimenti di opposizione, l’esigenza del cambiamento radicale, si allargano e si diffondono ma non trovano una strada comune e unitaria di espressione. La più grande crisi economica e finanziaria, sociale, politica ma anche morale e culturale è permeata profondamente  in tutti gli ambiti della società e le ragioni e la necessità di mettere al primo posto un progetto di cambiamento che unisca le diverse forze e soggetti colpiti dalla crisi stenta a prendere il sopravvento sui piccoli egoismi, i piccoli leader, i piccoli partiti, i piccoli interessi. Che vanno combattuti, sciolti e superati , perché palesemente inadeguati e  inefficaci.
Serve un movimento di liberazione nazionale, forte, unito e plurale, che unisca le forze sane, nessuna esclusa,  e metta in rilievo obiettivi comuni che nell’insieme dei movimenti sociali e nella sensibilità degli individui trovano più facile consenso: più democrazia, più giustizia sociale, conversione ecologica verso una società più sobria, dignità del lavoro e città più vivibili per tutti. Obiettivi semplici e ragionevoli;  e di fatto rivoluzionari in un paese andato a male. 

Non bisognava essere dei maghi per prevederlo, alla fine è successo. Le vendite di biciclette nel 2011 hanno superato le vendite di automobili per la prima volta dal dopoguerra. Le cifre ufficiali parlano di  1.748.143 automobili contro 1.750.000 biciclette, uno scarto minimo, ma che dà il polso di quanto sta accadendo in Italia: gli Italiani comprano sempre meno automobili e cercano modi alternativi di muoversi.( blog di  Paolo Pinzuti su ilfattoquotidiano.it )

Di fronte alle dure politiche di austerity che, già da tempo colpiscono ampie fasce di popolazione (“nove su dieci”, dimostra Mario Pianta), una delle domande rivolte agli studiosi e agli attivisti è: perché a fronte di una sfida così grande, la mobilitazione in Italia si mantiene limitata? perché diversamente da Spagna, Grecia e Stati Uniti, ma anche dall’Islanda prima di loro – c’è apparentemente così poca protesta? Un governo di grande coalizione come il governo Monti ha drasticamente ridotto le opportunità di alleanze politiche. Non solo partiti che votano per il governo neoliberista e le sue politiche sarebbero alleati poco credibili per chi a quelle politiche si oppone, ma il governo in carica è anche riuscito a propagare efficacemente la sua auto-immagine di “governo tecnico”. ( di Donatella Della Porta da sbilanciamoci.info )

I prodotti agricoli “a chilometro zero” sono ecologici ed economici, ma contro di essi il Governo di Mario Monti si è prodotto in un clamoroso bis. Dopo quella della Regione Calabria, il Governo ha deferito alla Corte Costituzionale anche la legge con cui la Regione Basilicata ha promosso la valorizzazione dei prodotti agricoli locali. Il motivo, è che “varie disposizioni, volte a favorire la commercializzazione dei prodotti regionali, sono in contrasto con le disposizioni del Trattato di Lisbona e falsano la concorrenza, privilegiando prodotti solo in base alla loro provenienza territoriale”. ( da blogeko.it)

 “Stop alla costruzione di nuovi inceneritori in Emilia Romagna e chiusura graduale di quelli esistenti, a partire dai più vecchi”. A dirlo, dopo un incontro con i vertici di Hera e Iren, è l’assessore regionale all’ambiente . La posizione, se vera e confermata, è di quelle importanti e le due Utility si atterrano al piano che è in lavorazione; ma è già disponibile un primo documento di indirizzo, approvato in estate. L’obiettivo è dunque già chiaro, ed è la riduzione graduale di discariche e inceneritori fino a passare ad un ciclo dei rifiuti basato esclusivamente su “poli provinciali di recupero”. Di fatto è la posizione del sindaco di Parma Pizzarotti. ( da ilfattoquotidiano.it )

Secondo il rapporto “Air quality in Europe 2012” dell'European Environment Agency  relativo al periodo 2001-2010, l'Italia è il paese che ha sforato più spesso i limiti comunitari per le polveri sottili, l'ozono, il monossido di carbonio, il nickel e il benzene, insieme a Polonia, Slovacchia, Balcani e Turchia. Nerissima la maglia per l'ozono, dove nel 2010 i valori europei più alti sono stati registrati nell'Italia settentrionale, la cui concentrazione ha superato di oltre due volte la soglia limite. Sul monossido di carbonio, l'Italia è l'unico paese ad essere riuscito a sforare i limiti nel 2001, 2005 e 2010. ( comunicato stampa@andreazanoni.it )

Il caso ILVA riassume in sè tutti gli aspetti e le contraddizioni della società industriale moderna basata sulla produzione e sul commercio di cose, di beni materiali. Lavorare nell'acciaieria è faticoso e pericoloso eppure è stato il sogno di varie generazioni pugliesi: all'Italsider si è formata una classe operaia, il salario ha consentito a molte migliaia di persone di mandare i figli all'Università, di comprare l'automobile e la casa. Il maggiore benessere è stato pagato da un crescente inquinamento, dalla comparsa di malattie, alcune mortali. Si può produrre acciaio con un minore inquinamento e con minori dolori umani abbattendo una parte dei fumi, delle polveri e delle sostanze nocive, ma questo comporta dei maggiori costi di produzione e dei minori profitti per l'imprenditore, sia esso un padrone pubblico, come lo Stato ai tempi dell'Italsider, sia esso un padrone privato come dopo la vendita dell'Italsider trasformata in ILVA.( di Giorgio Nebbia da eddyburg.it )
 
Intervista a Giancarlo Cancelleri, candidato presidente Regione Siciliana per il “MoVimento 5 Stelle”
A che punto è la definizione del programma?
“Abbiamo già abbozzato vari punti, partendo dal programma nazionale e regionalizzandolo. Su internet gli attivisti hanno espresso le loro idee e le loro modifiche rispetto a ogni punto, proponendone anche altri via e-mail. Adesso il gruppo-struttura le sta vagliando e poi verranno votate e scremate dagli attivisti attraverso la piattaforma Liquid Feedback, che crea una classifica delle proposte rispetto a quanti ‘mi piace’ riceve. In un weekend di settembre, partiremo con la condivisione del programma nelle piazze della Sicilia, per raccoglieremo le idee dei cittadini che non hanno internet. Sarà un programma il più possibile condiviso”. (di Roberto Quartarone  
dal Quotidiano di Sicilia www.qds.it )

Un EcoHub è  un centro ecologico polivalente per  svolgere le più diverse attività, per esempio avviare terreni e fabbricati dove coltivare orti bio singoli e/o collettivi, laboratori artigiani, empori naturali, libreria specializzata, negozio e ristorante o bar  bio; con spazi sociali per incontri, spettacoli, manifestazioni varie, conferenze, dibattiti, per ospitare nuove iniziative e con la capacità di promuoverle. In grado di  essere servizio per i suoi soci ma anche per tutta la comunità e la bioregione in cui si trova. ( da fiorigialli.it )
Nella prima puntata di domenica 30 settembre:  sono 13 anni che il Consiglio d'Europa chiede invano all'Italia di recepire e ratificare la Convenzione Civile e Penale di Strasburgo sulla corruzione. Secondo la Corte dei Conti, il costo della corruzione per il nostro Paese è di 60 miliardi l'anno. Ma il nostro Parlamento, per come è composto, è in grado di approvare una legge che consenta una lotta seria alla corruzione nella Pubblica Amministrazione, visto che molti dovranno in sostanza decidere sulla propria sorte? Tra Deputati e Senatori dal 1994 ad oggi solo la Giunta delle Autorizzazioni della Camera ha analizzato 500 casi di procedimenti giudiziari. Solo nell'ultima legislatura per la prima volta un Deputato e un Senatore sono finiti in carcere per reati non di sangue. ( qui tutta la puntata )

E’ l’ora dei cavoli e della cima di rapa. Ottobre è ancora un mese utile per iniziare un orto, se si sanno scegliere le verdure. I mesi autunnali  hanno la piacevole caratteristica di vedere ridotta al minimo la necessità di irrigazione, e registrano la scomparsa della gran parte dei parassiti che d’estate rosicano e distruggono i nostri ortaggi. Con meno calore anche le malattie crittogamiche si riducono molto e le verdure che si possono mettere in campo in ottobre sono tutte quelle di più facile coltivazione e parecchie  molto resistenti al freddoAglio, Asparago, Cardo, Cavolo di Bruxelles, Cavolo Cappuccio, Cavolo Verza, Cavolo nero, Cavolo penna o Cavolo Toscano,  Fava, Fragola, Pisello, Porro, Radicchio, Rapa, Spinacio. Ogni ortaggio ha una temperatura minima di germinazione, al di sotto della quale la pianta non nasce (e spesso neppure al di sopra). E se volete fare un orto sul balcone leggete qui   ( da www.coltivarelorto.myblog.it )
  Il principale motore della deforestazione non è più l'agricoltura di sussistenza. La distruzione delle foreste non è più causata dai contadini poveri che dissodano campi per far sopravvivere la propria famiglia, ma è sempre più provocata dall'espansione dell'agricoltura industriale. I massicci programmi di dissodamento di nuove terre per la piccola agricoltura segnano oramai il passo: la globalizzazione spinge milioni di contadini verso le grandi città, mentre le campagne - e le foreste - sono sempre più gestite da grandi gruppi industriali organizzati su vasta scala. ( da salvaleforeste.it ) 

 La Vale è la multinazionale del ferro che fornisce la materia prima all’Ilva con i suoi stabilimenti in Amazzonia. E’ la seconda compagnia del Brasile, la seconda impresa mineraria al mondo, il maggior produttore al mondo di ferro ed è presente in 38 Paesi. Nel gennaio del 2012 alla Vale è stato assegnato il Public Eye Award 2012 (riservato ad aziende che si distinguono per attività non rispettose dell’ambiente e dei diritti) ed è stata definita “la peggiore multinazionale del mondo”. Il riconoscimento è stato consegnato durante il World Economic Forum di Davos, in Svizzera, ed ha alla base una valutazione estremamente negativa delle conseguenze ecologiche ed umane del modo con cui la Vale tratta l’ambiente, i lavoratori e la popolazione. «La corporation – si legge nel sito del premio – ha una storia lunga 60 anni macchiata da continui abusi ai diritti umani, condizioni di lavoro inumane e sfruttamento della natura senza regole». (da     www.togheverdi.wordpress.com  )

Continua inesorabile il virtuoso passaggio alle energie rinnovabili e sostenibili in Europa. L'Europa ha infatti superato i 100 GW di potenza elettrica derivanti dall'energia eolica. Lo ha stimato la European Wind Energy Association (EWEA) che è stata poi ripresa dall’Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili (APER) . Cento GW di energia eolica possono rispondere al fabbisogno per più di un anno per 57 milioni di famiglie. La produzione è equivalente all’energia prodotta da 39 centrali nucleari. ( da gaianews.it )

Dignità del lavoro,  più rispettato e considerato in Germania che da noi, legislazione sui licenziamenti ben più ampia e rigida di quella del governo Monti-Marchionne-Fornero, con l’appoggio di Alfano, Bersani e Casini. La radice della migliore situazione economica tedesca non sta nella schiavitù del lavoro salariato, che si vorrebbe imporre da noi come ricetta di successo, ma nel maggior dinamismo della classe imprenditoriale, che proprio da un rapporto più corretto e rispettoso con i dipendenti trae linfa di rinnovamento e iniziativa, oltreché in un ruolo più dinamico dello Stato. Non è casuale che in Germania il lavoro sia retribuito ben più che da noi. ( Fabio Marcelli su ilfattoquotidiano.it )

 Nati come difensori della pirateria informatica, i Pirati di tutto il Continente si preparano a una lista unica per l'Europarlamento. Ogni aspirante politico sarà sottoposto a una serie di video-domande formulate dagli iscritti. Grazie al programma LiquidFeedback gli attivisti di tutti i paesi europei potranno disporre di uno strumento di democrazia diretta. L’ obiettivo non potrebbe essere più ambizioso: nientemeno che rivoluzionare la politica europea. Nati sei anni fa in Svezia, diventati un soggetto politico di prima grandezza con le sorprendenti affermazioni in diversi Länder tedeschi (15 deputati a Berlino ), i Pirati di tutto il Continente si preparano ora al grande salto: un partito unico che si presenti compatto all’appuntamento del 2014 delle elezioni per l’Europarlamento. (di Alessandro Oppes  su ilfattoquotidiano.it )   

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