26 ottobre 2012

Sicilia: Movimento 5 Stelle e Salvatore Borsellino



Per la prima volta mi dispiace di non avere più la residenza in Sicilia perché per la prima volta saprei a chi dare il voto. A delle face pulite come le vostre.
 Forza ragazzi, il 29 sarò a Palermo e spero di potere festeggiare insieme a voi.
Salvatore Borsellino



Salvatore Borsellino, fratello minore del magistrato Paolo Borsellino, dopo la Strage di via d'Amelio del 19 luglio 1992, in cui quest'ultimo fu ucciso dalla mafia assieme ai membri della scorta (Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi) si è dedicato attivamente alla sensibilizzazione riguardo al contrasto alla criminalità organizzata, il malgoverno e le collusioni tra politica, poteri occulti e mafia, chiamata trattativa stato mafia[1]. Nel 2009 promuove a Palermo con la redazione del suo sito, in occasione del 17º anniversario della strage di Via D'Amelio e in collaborazione con il Comitato Cittadino Antimafia "19 Luglio 2009", la prima Marcia delle Agende Rosse da cui nascerà il "movimento delle Agende Rosse". Il movimento delle Agende Rosse fa riferimento all'agenda di Paolo Borsellino, sparita dopo la strage di via D'Amelio. In quell'agenda Borsellino scriveva appunti personali, supposizioni e dichiarazioni di collaboratori di giustizia come Gaspare Mutolo. L'agenda sparì dalla borsa di cuoio del magistrato che era sul sedile posteriore dell'auto su cui viaggiava il Giudice Borsellino.

 Esisterebbero prove fotografiche e video di un carabiniere, Giovanni Arcangioli, con in mano la borsa. Nei confronti del carabiniere fu istruito un processo per favoreggiamento nei confronti di Cosa Nostra e per la sottrazione dell'agenda, ma non si è arrivati alla fase dibattimentale. Il capitano avrebbe fornito versioni diverse in diversi interrogatori: in un primo momento disse di aver dato quella borsa all'ex Magistrato Giuseppe Ayala, poi di aver dato la borsa ad un ufficiale di servizio ed infine di averla riportata all'interno della vettura ancora in fiamme, dove fu poi ritrovata la borsa. I collaboratori e i familiari di Paolo Borsellino confermano che il Magistrato non si separava mai dall'agenda, soprattutto dopo la morte di Giovanni Falcone. La moglie del Magistrato ha confermato che il 19 luglio 1992 nella borsa era stata messa anche l'agenda rossa.
 Il 13 luglio 2012, il Comune di Napoli, per volere del sindaco Luigi de Magistris, gli conferisce la cittadinanza onoraria della città partenopea.

 ( da Wikipedia )

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