10 maggio 2013

Nitto Palma chiede di riaprire i termini del condono edilizio in Campania



Legambiente: «Nun ce se crede! Letta faccia chiarezza sull’impegno del governo nella lotta abusivismo»

In Italia essere facili profeti rasenta l'ovvio: avevamo detto che il Pdl avrebbe cercato di onorare il prima possibile la cambiale con gli abusivisti edilizi campani che hanno permesso al partito di Berlusconi di fare cappotto in una regione chiave al  Senato e puntualmente il neo-nominato presidente della Commissione giustizia, l'ex ministro Nitto Francesco Palma e coordinatore regionale del Pdl in Campania (che solo ieri sia adontava perché qualcuno aveva osato mettere in discussione la sua indipendenza di giudizio) lo ha fatto subito.
Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, è allo stesso tempo preoccupato ed esterrefatto: «Nun ce se crede! Veramente ci aspettavamo un esordio diverso. Chiediamo al premier Letta di intervenire rapidamente e spiegare questa dichiarazione di Nitto Palma anche alla luce di quanto espresso pochi giorni fa nel suo discorso al Parlamento dove ricordava doverosamente che ‘abbiamo un impegno alla prevenzione, con un piano di manutenzione contro il dissesto idrogeologico e la lotta all'abusivismo».

Ma non è la prima volta che l'ex ministro, che dovrebbe essere un difensore della legge, fa uscite di questo tipo, la più recente è la conferenza stampa dell'11 aprile durante la quale aveva annunciato la richiesta di istituire una commissione d'inchiesta sul fenomeno dell'abusivismo edilizio in Campania. spiegando che l'obiettivo è quello di individuare «Le responsabilità che hanno condotto ad avere, in regione, 69.000 ordini di abbattimento e 250.000 procedimenti penali pendenti. Fra i compiti della Commissione d'inchiesta ci sarà quello di conoscere data delle costruzioni, responsabilità politiche ed eventuali inerzie da parte dell'autorità giudiziaria». Non una parola sul fatto che qualcuno quegli abusi li ha fatti spesso con il sostanzioso appoggio e contributo della Camorra e con gli amministratori del partito di Nitto Palma che si voltavano dall'altra parte.  Secondo il rapporto Ecomafia 2012 di Legambiente, «Sono almeno 258.000 gli immobili abusivi sorti tra il 2003 e il 2011, per un fatturato complessivo stimato in 18,3 miliardi di euro». Il rapporto riporta inoltre 6.662 infrazioni nel ciclo del cemento solo nel 2011, cioè 18 reati accertati al giorno, e 1964 sequestri effettuati tra immobili e pertinenze. Nelle Regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia si registra inoltre il 45,7% delle infrazioni complessive.
Ma secondo Nitto Francesco Palma «Finalmente registriamo un'apertura dal Pd a livello nazionale. Mi auguro che a questa ne possa corrispondere una anche a livello regionale. Perché quella contro gli abbattimenti non è una battaglia ideologica, ma trasversale».  

Legambiente è preoccupata ed esterrefatta allo stesso tempo: «Il movente alla base dell'ossessiva richiesta del neo presidente della Commissione giustizia Nitto Francesco Palma è sempre lo stesso: intervenire sulla legge nazionale, prorogando i termini del condono del 2003 per aggirare la legge regionale campana del 2004 che rende insanabili gli immobili abusivi in aree vincolate e impedire le demolizioni disposte dalla magistratura. Nonostante il territorio campano sia notoriamente ad alto rischio idrogeologico e paghi quasi ogni anno un triste tributo, anche in termini di vite umane, alla pesante e irresponsabile cementificazione. Nonostante il nostro Paese abbia bisogno di interventi di messa in sicurezza del territorio, di risanamento ambientale, di riqualificazione del patrimonio edilizio. L'esatto contrario della politica dei condoni, che ogni volta produce nuovo abusivismo, moltiplica i cantieri illegali, saccheggia ed espone a nuovi rischi i territori, blocca i tentativi coraggiosi di procedere agli abbattimenti, che se pure con difficoltà in qualche parte d'Italia si cominciano a fare».
da greenreport.it, 9 maggio 2013

ti potrebbero interessare anche:


Nessun commento:

Posta un commento