4 agosto 2013

ECOLETTERA 27/1 agosto 2013 del Gruppo Cinque Terre



 
costruire la transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori
Gruppo delle Cinque Terre                             ECOLETTERA   27/1 agosto 2013

Editoriale:

L’appello contro la riforma presidenziale – lanciato da Il Fatto Quotidiano ( firma qui )

Ignorando il risultato del referendum popolare del 2006 che bocciò a grande maggioranza la proposta di mettere tutto il potere nelle mani di un “Premier assoluto”, é ripartito un nuovo e ancor più pericoloso tentativo di stravolgere in senso presidenzialista la nostra forma di governo, rinviando di mesi la indilazionabile modifica dell’attuale legge elettorale. In fretta e furia e nel pressoché unanime silenzio dei grandi mezzi d’informazione la Camera dei Deputati ha iniziato a esaminare il disegno di legge governativo, già approvato dal Senato, di revisione dall’articolo 138, che fa saltare la “valvola di sicurezza” pensata dai nostri Padri costituenti per impedire stravolgimenti della Costituzione. Ci appelliamo a voi che avete il potere di decidere, perché il processo di revisione costituzionale in atto sia riportato sui binari della legalità costituzionale. Chiediamo, innanzitutto, che l’iter di discussione segua tempi rispettosi del dettato costituzionale, che garantiscano la necessaria ponderazione delle proposte di revisione, il dovuto approfondimento e anche la possibilità di ripensamento. Chiudere, a ridosso delle ferie estive, la prima lettura del disegno di legge costituzionale, impedisce un vero e serio coinvolgimento dell’opinione pubblica nel dibattito che si sta svolgendo nelle aule parlamentari. 

In secondo luogo vi chiediamo di restituire al Parlamento e ai parlamentari il ruolo loro spettante nel processo di revisione della nostra Carta costituzionale. L’aver abbandonato la procedura normale di esame esplicitamente prevista dall’articolo 72 della Costituzione per l’esame delle leggi costituzionali, l’aver attribuito al Governo un potere emendativo privilegiato, l’impossibilità per i singoli parlamentari di sub-emendare le proposte del Governo o del Comitato, la proibizione per i parlamentari in dissenso con i propri gruppi di presentare propri emendamenti, le deroghe previste ai Regolamenti di Camera e Senato, costituiscono altrettante scelte che umiliano e comprimono l’autonomia e la libertà dei parlamentari e quindi il ruolo e la funzione del Parlamento.
Vi chiediamo ancora che i cittadini possano liberamente esprimere il loro voto su progetti di revisione chiari, ben definiti e omogenei nel loro contenuto. L’indicazione generica di sottoporre a revisione oltre 69 articoli della Costituzione, contrasta con questa esigenza e attribuisce all’istituendo Comitato parlamentare per le riforme costituzionali indebiti poteri “costituenti” che implicano il possibile stravolgimento dell’intero impianto costituzionale. Non si tratta di un intervento di “manutenzione” ma di una riscrittura radicale della nostra Carta fondamentale non consentita dalla Costituzione, aperta all’arbitrio delle contingenti maggioranze parlamentari. Chiediamo che nell’esprimere il vostro voto in seconda lettura del provvedimento di modifica dell’articolo 138, consideriate che la maggioranza parlamentare dei due terzi dei componenti le Camere per evitare il referendum confermativo, in ragione di una legge elettorale che distorce gravemente e incostituzionalmente la rappresentanza popolare, non coincide con la realtà politica del corpo elettorale del nostro Paese. Rispettare questa realtà, vuol dire esprimere in Parlamento un voto che consenta l’indizione di un referendum confermativo sulla revisione dell’articolo 138. 

Vi chiediamo infine di escludere dalle materie di competenza del Comitato per le riforme costituzionali la riforma del sistema elettorale che proprio per il suo significato politico rilevantissimo ha un effetto distorsivo nell’ottica della revisione costituzionale. E’ in gioco il futuro della nostra democrazia.

Il debito pubblico italiano, quando e chi lo ha formato

l’Italia ha speso più di quanto incassasse per troppo tempo, e si trova oggi ad avere un gran debito pubblico. Fino a quando ha speso più di quanto incassasse? Fino a prima dell’ultimo governo Andreotti. Il conto è fatto guardando la spesa pubblica meno le entrate prima del pagamento degli interessi (il saldo primario). Intorno al 1990 il bilancio dello Stato va in pareggio prima del pagamento degli interessi. In altre parole, non genera un nuovo deficit prima di pagare gli interessi sul cumulato dei deficit prodotti nel corso della storia (il debito). Da allora il saldo primario è stato o in avanzo, o in leggero disavanzo. Il deficit è stato il figlio del pagamento degli interessi sul debito cumulato. La crescita economica (la variazione del PIL) non è mai stata troppo robusta, e perciò il rapporto debito su PIL o è rimasto stabile, o è appena sceso, o è cresciuto. Ultimamente il rapporto è cresciuto molto, perché il PIL (il denominatore) è caduto molto nel biennio 2008/2009 e non si è ancora ripreso. ( Giorgio Arfaras da imboscati.com ) leggi


Allarme pensioni: l'Inps chiuderà in perdita per altri 9 miliardi nel 2013, dopo i 9 miliardi già persi l'anno scorso
                                                                                                                                                                                                                                                                  La voragine si è aperta e difficilmente verrà colmata nei prossimi anni. Dopo la perdita per 9 miliardi subita dall'Inps nel 2012 e resa nota nei giorni scorsi, anche il 2013  dovrebbe chiudere in profondo rosso per l'istituto. il buco attuale dell'Inps, al di là delle ragioni strutturali di disequilibrio tra entrate e uscite, si è creato per l'incorporazione dell'Inpdap nell'Inps. La cassa dei dipendenti pubblici è stata fusa nell'Inps a inizio del 2012 e ha portato un virus dentro le casse dell'istituto. Il virus è il deficit permanente della ex cassa pensione pubblica che perde a rotta di collo da anni ed è stata portata nell'Inps per evitarne la bancarotta. Ebbene il passivo di bilancio dell'ex Inpdap è di 7,6 miliardi con un buco patrimoniale per 23 miliardi. (di Fabio Pavesi da ilsole24ore ) leggi


 Dalle nuove fonti di energia alla Torino-Lione, dal problema dello smaltimento dei rifiuti a quello dell’abusivismo immobiliare, la mafia è sempre più presente in tutti i settori dell’ambiente. Questo è ciò che emerge dal rapporto Ecomafia, presentato per la prima volta in Francia. 34.120 crimini, 28.132 persone denunciate alle autorità, 161 agli arresti domiciliari, 8286 pignoramenti giudiziari e un fatturato di quasi 17 miliardi di euro. È la fotografia della criminalità ambientale italiana: un gigantesco business, oggi gestito da 302 clan mafiosi. ( Andrea Barolini su italiadallestero.info ) leggi 

Gli irriducibili del nucleare 

 Secondo Bloomberg il 70% della nuova potenza elettrica che verrà installata nel mondo entro il 2030 sarà alimentata da fonti rinnovabili; sono i dati che annunciano un passaggio storico rispetto al quale la politica evidenzia tutto il suo deficit progettuale, per piegarsi agli interessi poco lungimiranti di un potere economico-finanziario-industriale che ha portato alla crisi attuale. Non c’è segno di svolta a livello mondiale ma, a parte rare eccezioni (la Germania in particolare), solo esitazione. In questa irresponsabilità diffusa, il governo e la classe dirigente nostrani si distinguono nel ripercorrere con baldanza le strade antiche, mentre mistificano – per lo più con affermazioni e dati opinabili – i progressi sul versante delle energie verdi.
(  Mario Agostinelli  su ilfattoquotidiano.it ) leggi

Bari, dalla stazione all'aeroporto in 14 minuti. In treno come nelle grandi città europee 

Non è una metropolitana e nemmeno una tratta dedicata (punto-punto) come a Roma e Milano. Il nuovo collegamento ferroviario è un "passante" e collega l'aeroporto con le stazioni di Barletta e di Bari. Nel futuro, si potrà arrivare in aeroporto direttamente da Foggia e da Brindisi. Il passante ferroviario collegherà l'aeroporto di Bari alla stazione centrale e grazie al sistema di interoperabilità della rete connetterà il Karol Wojtyla al Nord e al Sud della Puglia.  ( da ecodallecitta.it )  leggi
Afghanistan, altro che ritiro. L’Italia si prepara per restare fino al 2017

Da gennaio 2015, conclusa la missione Isaf, nell'ambito della nuova missione Nato Resolute Support rimarranno in Afghanistan 1.800 militari italiani. Anche se già si parla di prolungamento fino al 2020. Ci costerà 600-800 milioni di euro in tre anni. A cui aggiungere altri 360 milioni come contributo nazionale al fondo Nato che finanzierà le forze governative afgane ( Enrico Piovesana su ilfattoquotidiano.it ) leggi


La Cina, vale a dire il più grande produttore mondiale di pannelli fotovoltaici, vuole quintuplicare la propria produzione di energia solare. A dare la notizia è l’agenzia Bloomberg, che cita l’annuncio del Consiglio di Stato. L’esecutivo di Pechino mira infatti ad accrescere la produzione di energia solare di 10 GW all’anno per i prossimi tre anni, raggiungendo la quota di 35 GW entro il 2015. Per le aziende produttrici di pannelli resta aperta la questione dei dazi imposti dall’Unione europea a partire dal mese di giugno sui moduli fotovoltaici di importazione cinese. Attualmente i negoziati sono in corso: se le due parti non raggiungeranno un accordo entro il 6 agosto, le tariffe saliranno fino al 47.6%.  ( Valentina Neri da valori.it ) leggi

 
Stiamo sbagliando qualcosa. E forse, dalle parole, è tempo di passare all’indignazione. Un paese che non investe nel proprio futuro è anche un paese che lascia a casa i bambini dalle scuole e le donne dal lavoro. E questa è la storia dell’Italia. Parte oggi, primo agosto, dalla Germania, una delle più importanti riforme sociali tedesche: un posto all’asilo per ogni bambino nato. 778mila in tutto per soddisfare le richieste delle famiglie, 200mila in più rispetto all’anno precedente. E  se il piccolo non rientra comunque nella graduatorie, la legge prevede che i genitori possano fare causa al comune, il quale dovrà provvede a trovare una sistemazione entro tre mesi. ( Manuela Campitelli su ilfattoquotidiano.it ) leggi

 
Le farfalle di prateria si sono drasticamente dimezzate tra il 1990 e il 2011. Secondo un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Eea) appena pubblicato, questo calo è stato causato dal progressivo aumento della pratica agricola intensiva  e dall’incapacità di gestire adeguatamente gli ecosistemi ed i pascoli. Le farfalle sono utili indicatori di biodiversità e della salute generale degli ecosistemi. Delle 17 specie monitorate nel ventennio in Europa, otto sono diminuite, due sono rimaste stabili e solo una ha fatto registrare un aumento. Per sei specie invece la tendenza è incerta. ( Aldo Ferretti da greenreport.it ) leggi


L'associazione ha lanciato un appello alla compagnia petrolifera Soco affinché non sfrutti il permesso ottenuto di trivellare nel parco naturale, il più antico del continente africano.  La riserva è infatti minacciata dalla compagnia britannica Soco International, che ha ottenuto un permesso per trivellare alla ricerca di petrolio.  Classificato patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, il parco copre una superficie di 790 mila ettari, e ospita un ecosistema estremamente vario, che comprende anche migliaia di rinoceronti e numerosi elefanti. Proprio per questo, sottolinea il WWF, la stessa agenzia delle Nazioni Unte ha chiesto il ritiro dei permessi petroliferi concessi alla Soco. Anche la francese Total ha ottenuto un’autorizzazione, ma nel corso dell’assemblea generale tenuta a maggio scorso, si è impegnata a non effettuare trivellazioni se non al di fuori dei confini del parco. (Andrea Barolini su valori.it ) leggi

                                                                    VIDEO ARCHIVIO
Una commissione per trovare il modo di rendere eterni gli attuali partiti malgrado tutto, modificando allo scopo Costituzione e sistemi elettorali. Sosteniamo l’appello pubblicato sopra per fermarla. Già Craxi nel 1992 teorizzava che tutto era a posto…. vedi qui

Per il M5Stelle il caso Shalabayeva non è chiuso. Cinque parlamentari della Commissione esteri sono andati in Kazakistan ed hanno incontrato Alma Shalabayeva per conoscere la sua verità sui fatti. vedi qui
 
Almanya-La mia famiglia va in Germania è un film della regista tedesca di origini turche  Yasemin Samdereli, nota per la serie televisiva Kebab for Breakfast (Türkisch für Anfänger). Sull’onda di Faith Akin, il regista turco-tedesco di Amburgo ( La sposa turca, Soul Kitchen ) un altro film su una variegata famiglia turca immigrata da due generazioni in Germania che sperimenta la riscoperta delle proprie origini. Per il trailer vedi qui

ECOLETTERA del Gruppo delle Cinque Terre vi segnala ogni 15 giorni interventi, documenti, appuntamenti, rimandando ai siti del gruppo o ad altri link
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