10 dicembre 2013

ECOLETTERA 35/1 dicembre 2013 - Gruppo Cinque Terre




Editoriale1: Nelson Mandela è morto il 5 dicembre 2013 nella sua casa di Johannesburg

A darne per primo l'annuncio è stato il presidente del Sudafrica, Jacob Zuma, in diretta televisiva. Mandela è stato il primo presidente  eletto dopo la fine dell'apartheid nel suo Paese e premio Nobel per la pace nel 1993. Fu a lungo uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella caduta di tale regime, pur passando in carcere gran parte degli anni dell'attivismo anti-segregazionista. Venne eletto presidente nel 1994, nelle prime elezioni multirazziali del Sudafrica, rimanendo in carica fino al 1999. Mandela è il cognome assunto dal nonno. Il nome "Rolihlahla" ("colui che provoca guai") gli fu attribuito alla nascita; "Nelson" gli fu assegnato alle scuole elementari. Il nomignolo Madiba è il suo nome all'interno del clan di appartenenza, dell'etnia Xhosa. Nel 1941, all'età di 22 anni fu messo di fronte all'obbligo di doversi sposare con una ragazza scelta dal capo Thembu Dalindyebo. Questa imposizione di matrimonio combinato la rifiutò e scappò a Johannesburg dove da giovane studente di legge fu coinvolto nell'opposizione al regime sudafricano, che negava i diritti politici, sociali, civili alla maggioranza nera sudafricana, unendosi all'African National Congress (ANC). Nel 1962 fu arrestato dalla polizia sudafricana. Per tutti i successivi 26 anni in carcere, Mandela fu sempre più coinvolto nell'opposizione all'apartheid, e lo slogan "Mandela Libero" divenne l'urlo di tutte le campagne anti-apartheid del Mondo. Divenuto libero cittadino fu eletto presidente nel maggio 1994 avviando la transizione dal vecchio regime basato sull'apartheid alla democrazia, guadagnandosi il rispetto mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione nazionale e internazionale. Dopo aver abbandonato la carica di presidente nel 1999, Mandela ha proseguito il suo impegno e la sua azione di sostegno alle organizzazioni per i diritti sociali, civili e umani. Il 27 giugno 2008 a Londra, in Hyde Park, si è svolto un grande concerto per ricordare i suoi novant'anni, il suo impegno nella lotta contro il razzismo e il suo contributo alla lotta contro l'AIDS. A sorpresa Nelson Mandela ha voluto essere presente al concerto, accolto da una straordinaria ovazione di circa 500.000 persone. Ai lati del palco campeggiava il numero 46664, il numero che era scritto sulla sua giubba durante la permanenza in carcere. Grandi manifestazioni si sono ripetute nei suoi successivi anniversari. Il 15 dicembre si svolgerà il suo funerale.

Editoriale2: Eccezionale intervento dei deputati M5S a Bruxelles: applausi in tutta Europa.
 
Come ogni anno, sponsorizzato dalla Unione Europea e dal Parlamento Europeo di Strasburgo, si è aperta la sessione del "European Youth Forum", una importante manifestazione gestita dai più giovani parlamentari d'Europa, in cui i grossi papaveri di Bruxelles, una volta tanto, partecipano come ascoltatori e osservatori.. il tema di questa edizione 2013 è: " Giovani parlamentari europei raccolgono le forze per trovare una soluzione immediata al problema della disoccupazione giovanile” ). Va da sé che si tratta del tema decisivo per i 450 milioni di europei. Nessuna notizia è stata data, che io sappia, dai notiziari televisivi. Nessuna notizia è stata data sui quotidiani nè sui siti on line. Ad ogni modo non si è dato rilievo a questo avvenimento. Il motivo c'è. 
Enorme è stata la sorpresa, per tutta la stampa estera europea presente al convegno, nell'ascoltare il discorso di questo giovanissimo sconosciuto, Claudio Cominardi, eletto deputato nelle fila del M5S nella circoscrizione di Brescia. Un discorso considerato da tutti il più commovente e, ciò che più conta,  quello culturalmente più evoluto e il discorso più europeista mai ascoltato in tempi recenti a Bruxelles. La BBC ha aperto il suo telegiornale riferendo che " i giovani parlano del loro futuro in Europa: un deputato italiano offre uno strumento rinfrescante lanciando un nuovo modello d'Europa"). Credo che nessuno vi informerà mai sull'accaduto, lo faccio su questo blog per onor di cronaca. (dal blog di Sergio Di Cori Modigliani ) leggi

Perché serve una rivoluzione anche se avremmo tanto di meglio da fare
Con il porcellum  PD, SEL e i frammenti socialisti ed ex dipietristi incassavano alla Camera  ben 130 deputati in più regalati dal porcellum ( per lo più rubati al M5S), quindi afferrato il malloppo la coalizione si scioglieva per far  nascere il suo contrario ( le larghe intese con il PDL ). Consenzienti gli amici Berlusconi  e Alfano che in fin dei conti al Senato, su base regionale, si portavano a casa anche loro la loro quota del malloppo di circa 25 senatori in più. Anche questi sottratti prevalentemente ai 5Stelle che complessivamente hanno avuto 90 eletti in meno in proporzione ai voti ottenuti.  Si tratta praticamente di una "truffa elettorale" (che fa comprendere le vere ragioni dell’amore per il porcellum accuratamente messe in ombra dai media nei quali si chiacchiera di liste bloccate e preferenze) tanto che perfino la Corte Costituzionale non ha potuto far finta di non vedere con qualche ritardo (una decina di anni). La Corte ha sentenziato in questi giorni che il porcellum è incostituzionale e che il Parlamento deve modificare la legge elettorale. Grande soddisfazione e titoloni sui media ma anche qui siamo alla finzione più totale. Si tenterà di fare il golpe del doppio turno, un superporcellum su 500 collegi uninominali. Molti italiani odiano il porcellum ma non hanno la minima idea del perché e su cosa lo dovrebbe sostituire. Dieci anni di fandonie dei media su stabilità e necessità di premi e maggioritari hanno letteralmente rincitrullito quasi tutti.  Le preferenze non centrano nulla.  La Corte è stata costretta ad intervenire dopo l’ennesimo ricorso di gruppi di cittadini (gli ultimi di prevalente collocazione a sinistra) che ponevano una sacrosanta questione di “proporzionalità “ fra i consensi ottenuti da un partito od una coalizione ( inventata allo scopo) ed i seggi guadagnati. La corte ha dovuto riconoscere la incostituzionalità del premio,  cioè di fatto  ha riconosciuto che i Parlamenti eletti nel 2006, 2008 e 2013 sono il frutto di un accordo incostituzionale  fra i due principali partiti a discapito della espressione di voto  degli elettori. ( di Massimo Marino) leggi
Legge elettorale, ecco i 148 deputati “bocciati” dalla Corte Costituzionale
Senza il defunto Porcellum e il mostruoso premio di maggioranza, marchiato “incostituzionale” dai giudici, in 148 deputati (126 del PD, 13 di SEL, 7 del CD, 2 SVP) non sarebbero entrati a Montecitorio: con uno scarto decimale sul centrodestra, il Partito Democratico ottenne il 55% dei seggi su 630. Il Quirinale e la Consulta, proprio ieri con il presidente Silvestri, ribadiscono all’unisono: il Parlamento è legittimo. La Giunta per le Elezioni di Montecitorio non ha ancora convalidato i 148 eletti contestati (leggi l’articolo) e gran parte dei 630. Pura forma. Ma come precisa il presidente Giuseppe D’Ambrosio, il Parlamento resta com’è, anche se i 148 “sono precari al pari dei cittadini”. Nel gruppo ci sono l’economista di Renzi, Gutgeld e il fondatore di Centro Democratico, Bruno Tabacci. Proprio il CD permise al PD di conquistare il premio. Nome per nome, divisi per circoscrizioni, ecco chi sono:(Carlo Tecce su ilfattoquotidiano.it ) leggi
Genova: OLTRE - V3DAY: Helena Norberg-Hodge e l'economia della felicità

Il problema centrale è stato che i nostri governi, dai partiti di sinistra a quelli di destra, hanno deregolamentato le corporazioni e le banche internazionali, sovra regolamentando invece le economie locali e nazionali. Questo è stato fatto nel nome del libero scambio e del mercato libero. In realtà questo mercato è formato da enormi monopoli interconnessi, e il grande problema di queste strutture non è legato a una questione di chi è buono e chi è cattivo, ma ha a che fare con la loro scala. Questa struttura interconnessa di trilioni di dollari deregolamentati, flottanti e speculativi, collegata a corporazioni mobili, ha creato una forza, una pressione, che sta premendo su praticamente ogni governo. E praticamente ogni governo sta rispondendo ai bisogni di banche e corporazioni globali, invece che ai bisogni dei loro cittadini, o a quelli della madre terra. ( da M5Snews ) leggi

Genova: OLTRE - V3DAY: Paul Connett e rifiuti zero

Paul Connett è un professore americano di chimica della Standford University, il fondatore della strategia rifiuti zero, strategia messa dentro il programma del MoVimento 5 Stelle.  Per quanto riguarda la responsabilità della comunità si tratta di ridurre rifiuti, riutilizzare e riciclare i rifiuti e fare compost. Per quanto riguarda la responsabilità che si deve assumere l’industria abbiamo bisogno della riprogettazione, devono dire che se dei prodotti noi non li possiamo riutilizzare, riciclare, farne compost, l’industria deve pensare a riprogettarli, non li deve più produrre, ma riprogettare. Noi per il ventunesimo secolo abbiamo bisogno di un migliore design, di una migliore progettazione industriale. leggi

Dario Fo contro la delocalizzazione: “Così ci sfracelliamo al suolo, serve una legge” 

Il premio Nobel interviene in favore dei 300 lavoratori delle cartiere Burgo di Mantova, che rischiano di essere "buttati per strada senza pietà". Ma come, abbiamo lottato tutta la vita perché ai lavoratori del nostro paese fossero garantiti i diritti fondamentali, e adesso mandiamo le nostre imprese in nazioni dove questi diritti nemmeno esistono? Facciamo un po’ di nomi. Fra coloro che hanno delocalizzato all’estero troviamo per esempio la Geox (stabilimenti in Brasile, Cina e Vietnam), la Benetton (che è andata a produrre in Croazia) e la Bialetti (che apre fabbriche in Cina, mentre i lavoratori di Omegna vengono mandati a casa). Ma la regina delle delocalizzatrici è senz’altro la nostra Fiat, che ha scelto di produrre le macchine italiane in Serbia, Polonia, Russia, facendo perdere all’Italia negli ultimi dieci anni ben 20.000 posti di lavoro. Per quanto ancora vogliamo sopportare questa situazione al limite dello schiavismo? ( da ilfattoquotidiano.it ) leggi

Batteri resistenti agli antibiotici: un allarme globale 

Guardata con l’occhio del naturalista, la resistenza agli antibiotici nei batteri è un interessantissimo esempio di evoluzione darwiniana, che avviene in tempo reale e sotto gli occhi di tutti: l’antibiotico è un agente di selezione e favorisce la diffusione delle varianti resistenti che si formano spontaneamente per mutazione o per trasferimento di materiale genetico tra ceppi batterici diversi. Dal punto di vista della sanità pubblica è invece una minaccia molto grave: il batterio che presenta resistenza multipla agli antibiotici potrebbe scatenare epidemie di dimensioni oggi dimenticate, come le pesti del medio evo. Lo sviluppo di nuovi antibiotici è invece un investimento poco remunerativo per l’industria farmaceutica: ha costi elevati e, proprio a causa dell’insorgere di precoci fenomeni di resistenza, ritorni economici di breve durata. Per questo l’industria non è particolarmente interessata ad investire in questo campo. In alcuni casi questi fenomeni di resistenza agli antibiotici sono particolarmente preoccupanti: ad esempio gli antibiotici della famiglia dei carbapenemi sono l’ultima linea di difesa nei confronti di molti batteri Gram negativi e tra il 10 e il 25% degli isolati di alcuni di essi, quali la Klebsiella pneumoniae, risultano resistenti a questo antibiotico: in pratica l’infezione risulta pressoché intrattabile. ( Andrea Bellelli su ilfattoquotidiano.it ) leggi

All'interno delle varie formazioni della sinistra italiana si registrano posizioni molto diversificate sull'Europa: dall'invocazione degli Stati Uniti d'Europa ai propositi di ripudio dei trattati vigenti. Ma senza affrontare il nodo della moneta unica nessuna strategia potrà mai essere davvero efficace: e questo sembra averlo capito solo il Movimento5S. Questo articolo intende analizzare e criticare le proposte di programma delle due principali formazioni italiane di sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione Comunista, sull'euro e sull'Unione Europea che, a mio parere, sono, almeno finora, deludenti, erronee e ideologiche. Non superano un onesto esame di economia politica, o più semplicemente l'esame della realtà. In confronto la proposta del Movimento Cinque Stelle di Grillo, quella di indire un referendum per sensibilizzare i cittadini sui vincoli europei, appare sensata e attraente. L'erroneità e l'inconcludenza, ribadisco: a mio modesto parere, dei progetti di SEL e di RC sono tanto più gravi considerando che quasi tutta la politica economica e di bilancio pubblico italiana viene decisa a Bruxelles dalla UE, a Francoforte dalla BCE, e a Berlino dal governo di Angela Merkel; e che le politiche della UE stanno colpendo pesantemente i lavoratori a cui la sinistra cosiddetta alternativa vorrebbe rivolgersi e a cui chiede il consenso elettorale. La questione europea è quindi il nodo più importante che la sinistra deve affrontare oggi. ( Enrico Grazzini su MicroMega ) leggi

Sette punti per l'Europa. Il nostro cibo.

A Genova per il V3Day sono stati presentati sette punti del M5S per le elezioni europee che saranno oggetto di discussione on line il prossimo anno con gli iscritti. Il sesto punto è il "Finanziamento per attività agricole e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni". In sostanza i prodotti per l'alimentazione nazionali consumati nel nostro territorio dovranno essere avvantaggiati fiscalmente rispetto agli stessi prodotti provenienti da Paesi della UE. Se produco un chilo di riso in Lomellina o dieci arance in Sicilia, quel riso e quelle arance dovranno poter essere consumati in Italia al posto di riso proveniente dalla Romania o arance del Portogallo. Se venisse applicato il vero costo del trasporto e della distruzione ambientale per i prodotti agricoli dall'estero verrebbe favorita sempre la produzione interna. Mandare al macero i prodotti della terra e distruggere le attività agricole locali è una bestemmia. La Coldiretti, che ha la mia solidarietà, oggi sta protestando al Brennero per proteggere il "Made in Italy". Nei primi nove mesi del 2013 hanno chiuso i battenti 32.500 stalle e aziende con 36.000 nuovi disoccupati a causa dell'importazione di prodotti di ogni genere, spesso con il finto marchio del Made in Italy.( dal blog di Beppe Grillo ) leggi

La Bielorussia non si ricorda Chernobyl: via libera alla centrale di Ostrovets
L’opposizione protesta. Irregolarità nelle procedure nazionali e violazione della Convenzione di Espoo. Il padre padrone della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha firmato il decreto “Sulla costruzione della centrale nucleare bielorussa” ma questa volta in quella che è considerata l’ultima dittatura europea, diverse Ong, comitati e partiti hanno inviato osservazioni e protestano costruzione della centrale nucleare di Ostrovets. In una presa di posizione comune inviata al Dipartimento per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (Gosatomnadzor) del Ministero bielorusso per le situazioni di emergenza, diverse Ong bielorusse chiedono all’agenzia di revocare la licenza di costruzione rilasciata per il reattore 1 e di annullare la decisione di costruire la centrale nucleare. (Umberto Mazzantini su greenreport.it ) leggi
Perché i bambini finlandesi dormono nelle scatole di cartone?

Il governo finlandese da settantacinque anni dona una scatola di cartone alle donne in attesa di un bambino. La scatola contiene il necessario per il bambino e può essere utilizzata come letto. Molti dicono che ha contribuito a far raggiungere alla Finlandia uno dei tassi di mortalità infantile più bassi del mondo. La scatola di cartone in Finlandia è una tradizione che risale al 1930, è stata progettata per dare a tutti i bambini, non importa il loro ceto sociale, un uguale inizio nella vita. ( di Pattinando da virtualblognews.altervista.org ) leggi

                                                          VIDEO ARCHIVIO

Johnny Clegg, Asimbonanga. Composto in lingua zulu e inglese, questo brano della band sudafricana Savuka è stato scritto per chiedere la liberazione di Mandela. Il titolo significa “Noi non lo abbiamo visto” e allude alla condizione di prigionia di Mandela. Successivamente, nel 1999, la band è stata raggiunta sul palco da Madiba per cantare il pezzo:  vedi qui

 Tracy Chapman - Talkin 'bout a Revolution, live del 1988 nel concerto per il Nelson Mandela 70th Birthday Tribute concert: vedi qui  

U2, Ordinary love. L’ultimo singolo degli U2, pubblicato il 29 novembre, è stato scritto per la colonna sonora di Mandela: long walk to freedom, il film biografico dedicato all’ex presidente che uscirà in gennaio nelle sale: vedi qui 
           Per il trailer del film su Mandela: vedi qui  
              
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