5 aprile 2015

ECOLETTERA 61 del Gruppo Cinque Terre



costruire la transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori  
1 aprile 2015
           
editoriale 1: Stangata sulla bolletta dell'acqua: è aumentata fino a costare più della minerale

Aumenta la bolletta dell'acqua degli italiani, fino a costare più di quella minerale. Ad aumentare notevolmente (+74%), rileva l'Istat, è stata la spesa media mensile effettiva delle famiglie per "l'acqua nell'abitazione principale", da 12,16 euro del 2008 a 21,18 euro del 2013. La spesa media mensile delle famiglie per l'acquisto di acqua minerale, invece, si attesta nel 2013 a 11,42 euro, il 4,5% in meno del 2012. Si tratta quindi di quasi la metà di quella sostenuta per il servizio di acqua per l'abitazione. L'istituto statistico ha diffuso i dati in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, istituita dall'Onu e celebrata ogni 22 marzo. Nel 2012 i gestori dei servizi idrici operanti in Italia sono 3.161: nell'82,8% dei casi si tratta di amministrazioni comunali, negli altri casi di gestori specializzati. Nel 2012 il prelievo nazionale di acqua a uso potabile ammonta a 9,5 miliardi di metri cubi, di cui l'84,8% proviene da acque sotterranee, il 15,1% da acque superficiali e il restante 0,1% da acque marine o salmastre. (da  www.lapresse.it  ) leggi
 
editoriale 2 : Regione che vai, «Porcellinum» che trovi - La babele delle riforme alla vigilia del voto 

Per eleggere il presidente degli Stati Uniti si usano le stesse regole da 211 anni, ma tanta leggerezza non può certo essere applicata quando bisogna scegliere i consiglieri regionali dell'Umbria. Da noi, il voto amministrativo in programma fra poco più di due mesi, oltre al balletto sulle date ha scatenato in questi mesi la creatività locale in fatto di leggi elettorali. Chi resisterà alle sirene dell'astensionismo andrà a votare in base a regole fresche di stampa, con la sola eccezione della Liguria: ma non perché a Genova abbiano pensato che cambiare la legge elettorale mentre si formano coalizioni e candidature non è il massimo, ed espone al sospetto di ritocchi a uso e consumo di questa o quella maggioranza. Più semplicemente, liti e veti incrociati hanno fatto cadere venti giorni fa il progetto di riforma, che prevedeva l'abolizione del "listino" e un nuovo premio di maggioranza. Altrove, invece, nulla ha frenato il desiderio invincibile di novità…( Gianni Trovati  da ilsole24ore) leggi

Missioni militari, dalla Bosnia alla Libia l’Italia ha speso 13 miliardi in 11 anni

Lo spettro dell’intervento militare sul fronte aperto dal terrorismo jihadista si agita sempre più nell’agitato scacchiere meridionale. Con l’ipotesi di una spedizione italiana che potrebbe comportare impegni economici elevatissimi. Ma c’è anche un altro fronte sul quale il nostro Paese sta spendendo tantissimo e da molti anni. Quello delle missioni internazionali che ci vedono impegnati in tante parti del globo. C’è stata la Bosnia, l’Albania, il Kosovo e la Macedonia, solo per restare ai paesi dell’ex Jugoslavia. Ma anche il Medioriente: dal Libano all’Iraq passando per l’Afghanistan. E non poteva mancare naturalmente neppure l’Africa: Somalia, Libia, Sudan e Ciad, giusto per citare qualche caso. Dal 2004 al 2015 sono state in tutto 31, molte tuttora in corso, le missioni che hanno visto l’Italia impegnata in vari teatri. E che, finora, sono costate ben 13 miliardi 365 milioni di euro ( Antonio Pitoni da ilfattoquotidiano.it ) leggi
 
Rifiuti: in Italia censite 188 grandi discariche abusive.

Dalle Alpi alla Sicilia, ci costano oltre 40 milioni ogni sei mesi. A causa della condanna inflitta dalla Corte europea che ha obbligato l'Italia a bonificare. Finora con scarsi risultati. Un elenco dettagliato di 188 siti inquinati e abbandonati al loro destino. La gran parte dei quali situati in sei regioni: Campania (48), Calabria (43), Abruzzo (28), Lazio (21), Puglia (12) e Sicilia (12). Sono le discariche abusive presenti sul nostro territorio e responsabili della pesante condanna subita dall’Italia da parte della Corte europea lo scorso dicembre. Una sentenza che costa al nostro Paese quasi 43 milioni di euro ogni sei mesi. Che al giorno fanno poco meno di 240mila euro. La denuncia del Movimento 5Stelle. ( Vincenzo Mulè su ilfattoquotidiano ) leggi  

San Mauro Torinese : un milione di euro all’anno buttato nei rifiuti 

La gestione dei rifiuti costa a San Mauro circa il 20% delle risorse del Comune, ben 3,1 milioni nel 2014 secondo le scarse informazioni diffuse dall’Amministrazione. Con il 61% di Raccolta Differenziata nel 2014 ( cioè tendenzialmente in lieve diminuzione ) e un aumento delle tariffe già deciso da Seta  per il 2015 di almeno il 5%. L’aumento è singolare considerato che gli obiettivi di RD, seppure non mantenuti per intero, dovrebbero portare ad una riduzione dei costi, tanto più vista la tendenza alla deflazione e il crollo dei costi del petrolio e derivati, quindi del trasporto che incide fra il 10 e il 15% a seconda dei materiali e della loro destinazione. Abbagliati da beghe di paese pochi sembrano attenti al problema. Va alla grande invece la polemica su alcune assunzioni in Seta, si dice politicamente connotate, quasi fosse una novità, per svolgere nuove mansioni di controllo. ( Massimo Marino ) leggi

Londra sempre più green: gli orti urbani sono diventati 350mila

 Esplode la tendenza dei “giardini tascabili” con finanziamenti da 5mila a 20mila sterline. Centomila richieste in lista d’attesa. È vero: la città è sommersa da gru, i cantieri sono aperti notte e giorno e ovunque si lavora a riqualificare e ristrutturare grazie alla domanda di un mercato immobiliare che non conosce la parola crisi. Ma non c’è solo questo nella capitale inglese. L’altra faccia della metropoli sempre aperta al cambiamento è quella green e riguarda l’esplosione degli orti urbani: ormai se ne contano più di 350mila. (Antonio Galdo su nonsprecare.it ) leggi

Grecia, quello che vorrebbero farti credere sul debito

Otto false idee sul debito greco solo per far interiorizzare l'ineluttabilità del debito ai greci e ai Sud-Europei. Un audit pubblico svelerebbe il ricatto ... Nonostante l'ingerenza e la pressione dei dirigenti dell'Unione europea (UE), il popolo greco ha deciso di prendere in mano con coraggio il proprio destino e farla finita con le politiche di austerità, che hanno sprofondato il paese nella miseria e nella recessione. Nei paesi vittime della trojka, ribattezzata ora "Istituzioni europee", ma anche in numerosi altri paesi europei, la vittoria elettorale di Syriza viene sentita come un incoraggiamento formidabile a battersi per porre fine a politiche che avvantaggiano i mercati finanziari e sono invece disastrose per le popolazioni. I nostri grandi mezzi di comunicazione, invece, non fanno che sostenere uno dopo l'altro l'assurda idea per cui l'annullamento del debito greco "costerebbe 600 euro a ogni singolo contribuente francese". Via via che si inaspriscono le trattative tra la Grecia e la trojka, la propaganda va intensificandosi e il nostro lavoro di educazione popolare sul problema del debito pubblico diventerà sempre più decisivo. Le seguenti risposte alle idee indotte sul debito greco vorrebbero fornire un contributo al riguardo. (da popoffquotidiano.it ) leggi

Tra unità a sinistra e populismo

Unire la sini­stra o costruire il popolo? Gli ultimi sette anni di lotta con­tro crisi e auste­rity in Europa hanno evi­den­ziato la pre­senza di due stra­te­gie orga­niz­za­tive con­trap­po­ste, che si sono mani­fe­state sia nel campo dei movi­menti sociali che nel campo della poli­tica di par­tito: l’unità a sini­stra o il popu­li­smo. Que­ste stra­te­gie riflet­tono dif­fe­renti dia­gnosi e inter­pre­ta­zioni sulla natura della crisi, e pro­pon­gono diverse ricette orga­niz­za­tive. L’unità a sini­stra punta su una logica di coa­li­zione, capace di alleare vari attori sociali e poli­tici pre-costituiti (movi­menti, par­titi, asso­cia­zioni); il popu­li­smo invece scom­mette su una logica di fusione. Sia la stra­te­gia di unità a sini­stra che la stra­te­gia popu­li­sta con­ten­gono poten­zia­lità e peri­coli. La prima offre la pos­si­bi­lità di costruire un fronte rela­ti­va­mente ampio ma al tempo stesso omo­ge­neo ideo­lo­gi­ca­mente. Tut­ta­via corre il rischio clas­sico della sinistra-sinistra di rin­chiu­dersi in un angolo. La logica popu­li­sta offre una stra­te­gia piglia­tutto che risponde bene alla pre­sente fase di crisi asso­cia­tiva e di appar­te­nenza. Ma al tempo stesso è molto espo­sta ai cam­bia­menti di umore dell’opinione pub­blica e alla insta­bi­lità delle emo­zioni col­let­tive. ( Paolo Gerbaudo su il manifesto ) leggi

Myanmar: La vendetta del Buddha 

Un tri­bu­nale bir­mano ha con­dan­nato a due anni e mezzo di pri­gione e lavori for­zati i tre gestori di un bar di Yan­gon, la più grande città del paese. Phil Blac­k­wood, bari­sta neo­ze­lan­dese, e due suoi col­le­ghi bir­mani, Htut Ko Ko Lwin e Tun Thu­rein, sono stati con­dan­nati per vili­pen­dio alla reli­gione, a causa di un volan­tino pub­bli­cato su Face­book per pro­muo­vere una serata del loro locale, il VGa­stro Bar. Il volan­tino raf­fi­gu­rava una testa di Bud­dha con cuf­fie da dj in colori psi­che­de­lici. L’immagine ha sca­te­nato l’ira di molti com­men­ta­tori su Face­book, il social media che per molti bir­mani è sino­nimo di Inter­net tout court; i gestori l’hanno quindi rimossa, chie­dendo scusa pub­bli­ca­mente sulla loro pagina. Ma di fronte al locale si era già for­mato un assem­bra­mento di per­sone, tra cui alcuni monaci dell’Associazione per la pro­te­zione della razza e della reli­gione, o ma-ba-tha. (Ilaria Benini da il manifesto ) leggi

La foto del giorno: Sicilia, affare “Gettonopoli ” nei municipi: ad Agrigento nel solo 2014 l'assemblea si è riunita 1.113 volte ( nella foto il Comune di Palermo )



VIDEO ARCHIVIO

Timbuktu è un film realizzato da Abderrahmane Sissako uno dei Maestri del cinema africano.
A poca distanza da Timbuktu, dove domina la polizia islamica impegnata in una jihad in cui divieto si aggiunge a divieto, una famiglia vive tranquilla sulle dune del deserto.
vedi e ascolta

A Reggio Emilia, ben 32 ettari di terreno ad uso residenziale/industriale sono stati trasformati in campi da coltivare o in pascoli: un cambio di rotta che punta a un uso del suolo nuovo e virtuoso. vedi

Buona Scuola ? … Torino, studenti occupano la biblioteca della Galleria Arte Moderna ( GAM ): “Ci vogliono ridurre le ore di apertura da 35 a 11″ vedi

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Il punto di vista  del Gruppo Cinque Terre


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